Port-Au-Prince, 24 ott. (Apcom) – Il colera ha già causato 220
morti nel nord e nel centro di Haiti e ora ha raggiunto anche la
capitale Port-au-Prince.
Il ministero della Salute ha confermato “dei casi nel
dipartimento Occidentale che comprende Port-au-Prince”, senza
però precisarne il numero. Dopo il devastante terremoto dello
scorso gennaio, centinaia di migliaia di persone vivono ancora in
campi di rifugiati, in condizioni sanitarie precarie.
Il colera è apparso la scorsa settimana nel nord del Paese a
causa della cattiva qualità dell’acqua potabile. Il fiume
Artibonite, ritenuto il focolare dell’epidemia, attraversa il
centro di Haiti e la sua acqua viene utilizzata dalla popolazione
per molte attività quotidiane. Secondo un direttore regionale
della Sanità, Dieula Louissaint, ieri altre 12 persone sono morte
nel nord, portando a 206 il bilancio delle vittime in questa
regione, a cui si sono poi aggiunti altri 14 decenni nel centro
dell’isola.
Venerdì scorso, il ministero della Sanità ha lanciato un appello
alla missione Onu presente nel Paese perchè si assuma l’incarico
di distribuire i medicinali forniti dalle istituzioni
internazionali. Il governo canadese ha offerto un ospedale
militare, mentre gli Stati Uniti sono pronti a montare ospedali
da campo.